58° MINERAL & GEM a Sainte Marie aux Mines 2023: alla scoperta delle novità, avec calme

 

 

 

Se siete tra quelli che, come noi, fanno colazione a pane e fossili, avrete certamente sentito della mostra di Sainte- Marie aux-Mine: ogni anno più grande, più bella e soprattutto, più interessante. E’ uno degli appuntamenti annuali migliori del settore.

L’evento si è svolto dal 21 al 25 giugno, con i primi tre giorni riservati ai professionisti, e sabato e domenica aperti a tutto il pubblico.
La mostra è stata organizzata dalla società SPL EVA, che comprende tutti ragazzi giovanissimi della zona, che insieme alle varie associazioni locali si sono dati un gran da fare per organizzare un evento privo di problemi. Sono stati potenziati i parcheggi, i servizi igienici, la frequenza delle navette e i luoghi della ristorazione (quest’anno c’erano anche deliziosi gelati artigianali!)

  

La logistica degli espositori è stata leggermente cambiata, a causa dello stato di sofferenza di una delle sequoie più alte di Francia, quindi un’intera area della mostra è stata dichiarata off-limits, ma non tutti i mali vengono per nuocere. Nell’attesa del consolidamento sia del grande albero che della ristrutturazione dell’intera piazza, una nuova area è stata aperta al pubblico rimescolando così le carte, e ravvivando quella sensazione di caccia la tesoro che si prova andando alla scoperta delle novità tra i nuovi gazebo e i nuovi espositori.

Se non siete siete tra quelli che, per svariati motivi, sono costretti a visitare le fiere di minerali e fossili di fretta, il nostro suggerimento è di aggiungere un giorno in più al vostro viaggio in Alsazia. Saranno 24 semplici ore che vi permetteranno di godere di ogni esposizione con più calma, senza farsi prendere dalla frenesia degli acquisti; una sorta di Slow Shopping che vi aiuterà a ponderare meglio le vostre scelte

 ad esempio, se fossimo andati di fretta avremmo potuto perderci questo esemplare di piccolo granchio in travertino dell'Asia minore...

 

...oppure avremmo potuto non vedere l'Onychocrinus del Mid-West americano...

 

... e non ci saremmo mai perdonati di aver perso i dettagli delle ali di questo Laiocossus orientale ...

 

... o gli aculei degli echinoidi dell'Eocene francese, proveniente dalle terre del marchese De Sade...

 

... pur preferendo i fossili ai minerali, i colori di questa smithsonite non avrebbero allietato la nostra giornata...

 

... infine, anche correndo a perdifiato, nessuno al mondo avrebbe potuto perdere questa sezione di nodulo settario dai colori sgargianti

 

Il clima di fine giugno è stato tra i più deliziosi che io ricordi, distante anni luce dalla canicule degli anni passati, ci ha invogliato a girovagare a lungo tra le vetrine dei musei, ed i banchi di vendita.

Che il Mineral & Gem di Sainte- Marie aux Mines sia la più caratteristica delle mostre specializzate europee è ormai acclarato, che sia quella con più venditori e con più superficie espositiva anche, che abbia le migliori iniziative del settore, pure… cosa aggiungere allora?

L’attesa novità della mostra è stata il ritorno degli appassionati e dei commercianti del lontano Oriente, cinesi in testa. Svantaggiati dalle restrizioni legate alla pandemia durante la scorsa edizione, gli orientali sono tornati alla grande, con un’offerta molto varia e prezzi convenienti, che hanno avuto il merito di fare da calmiere alle richieste esose di commercianti (spesso del nord Europa) che cercano di accaparrarsi il maggior numero di fossili e minerali possibile e poi aumentano il prezzo a dismisura.

Erano presenti molti commercianti del Marocco con fossili di qualità e con minerali interessanti, c’erano molti appassionati da tutta la Francia che offrivano fossili e minerali trovati in prima persona, sempre pronti a raccontare con entusiasmo dei loro ritrovamenti.

 

Conversando con gli amici appassionati spagnoli, guardati a vista dall'occhio corazzato di un rettile marino ...

 

Mosasauro dai denti aguzzi

 

Da qualunque parte si entri, dopo aver attraversato espositori del Madagascar, della Spagna, indiani, dell’est europeo, brasiliani e, naturalmente, italiani, si arriva al padiglione Osmont, introdotto da un enorme Tirannosaurus- rex in posizione minacciosa. Qui si concentrano i commercianti con i fossili più interessanti, che espongono reperti provenienti da tutto il mondo. Tra i tanti, abbiamo molto apprezzato un venditore francese che esponeva molti fossili inusuali provenienti dagli Stati Uniti: parti di dinosauro dal cretaceo del Montana, crinoidi meravigliosi da località ormai esaurite dal Mississippiano dell’Indiana, denti di squalo primitivi dal Pennsylvaniano del Texas, pesci ed enormi ostriche dall’oceano cretaceo del Kansas. Per quelli che non sono andati a Tucson, c’era in mostra un “riassunto” di quello che avrebbero potuto ammirare in Arizona, comprese le magnifiche collane di turchesi create ancora con i metodi tradizionali dai native americans, di cui ne abbiamo acquistato un esemplare... da indossare all'istante

 

 

 

 

Nello stesso padiglione c’era un commerciante russo con una scelta vastissima di avorio fossile, a volte trattato con resina e colori. Non storcete il naso: le sue “fette” di dente di mammouth si prestano a creare ornamenti dal gusto elegante e ricercato.

Come ogni anno la mostra è stata divisa in due zone, quella dei minerali e quella della gemme, in quest’ultima si concentrano i creatori di bigiotteria e gioielli di tutti i tipi e per tutte le tasche. Erano molto belle le creazioni di un commerciante svedese che ricreava in argento e pietre dure dei monili ispirati alla cultura dei vichinghi.

 

Abbiamo visitato la mostra per cinque giorni, e non ci siamo mai annoiati: ogni punto nascondeva cose interessanti. E se vi viene fame, non avete che l’imbarazzo della scelta, tra i vari punti di ristoro gestiti dalle varie associazioni locali che cucinano gustose specialità regionali (la tarte flambee gratinee è la nostra favorita!) il tutto innaffiato dall’ottima birra alsaziana.

 

Sono state organizzate varie esposizioni a tema con minerali eccezionali prestati dal museo nazionale del Lussemburgo e dall’università di Strasburgo. Un’altra mostra speciale era sui mostri marini del Cretaceo con tutti esemplari originali. Al primo piano del teatro, dove si concentrano i migliori (e più cari!) espositori di minerali, sono state organizzate varie conferenze sui più vari argomenti relativi ai minerali e alle gemme.

 

Nel 2024, ilMineral & Gem si svolgerà dal 26 al 30 giugno e avrà come titolo”Paragenesi, i segreti della terra”

 

 Un momento di relax del giovanissimo staff dello SMAM