Alcune Tappe dell' Evoluzione Umana interpretate da Stefano Cuzzilla


L' Homo sapiens abita la Terra da più o meno 25.000 anni, prima di lui varie specie di ominidi hanno popolato il pianeta. La specie umana può essere considerata come uno dei rami di un immenso albero della vita, che si sviluppa senza interruzione da quasi quattro miliardi di anni, diversificandosi sempre più. L'emergere dell'Homo sapiens non è stata la semplice trasformazione lineare di una specie in un'altra, ma il prodotto di un processo evolutivo complicato e tortuoso di più specie di ominidi che sono conosciute grazie a pochi frammenti ossei, a volte solo parti di cranio o di mandibola.

Di seguito l'interpretazione di alcuni di questi ominidi da parte del bravo Stefano Cuzzilla, che, partendo da pochi indizi, ha ricostruito i volti dei nostri antenati.


Australopithecus


Australopithecus


Australopithecus ("scimmia del sud" in greco) fu rinvenuto per la prima volta a Taung, in Sudafrica, dall'antropologo australiano Raymond Dart. Da allora le scoperte si sono moltiplicate in diversi siti africani, e ad oggi sono state rinvenute una decina di specie diverse di austrolopiteco. La più famosa è Lucy, resa celebre dai mass media. Austropithecus (vissuto da 4 a 2 milioni di anni fa) presenta insieme tratti di ominidi e caratteristiche tipiche delle scimmie antropomorfe.


Il Kenya, la culla dell'evoluzione umana


Kenya Map

 

Circa 1.8 milioni di anni fa quattro tipi di ominidi condivisero lo stesso territorio, vivendo nell'attuale Kenya settentrionale. I paleoantropologi ancora non sanno come queste specie differenti inreragissero, ma, sulla base dei ritrovamenti archeologici, sono certi che Paranthropus boisei, Homo rudolfensis, Homo habilis e Homo ergaster vissero nella stessa area intorno al lago Turkana.

Homo habilis


homo habilis

 

L'Homo habilis è stato chiamato così perchè ritenuto l'autore degli strumenti litici risalenti a 1.8 milioni di anni fa rinvenuti in Tanzania da Louis & Mary Leakey nelle gole di Olduvai, uno dei luoghi più importanti nell'evoluzione degli ominidi per la grande quantità di reperti ossei rinvenuti appartenenti a molte specie diverse di ominidi.

Homo habilis realizzava schegge taglienti percuotendo ciottoli l'uno contro l'altro utilizzando questi strumenti per cacciare e per sezionare le carcasse degli animali uccisi.



Homo ergaster


Homo ergaster Bianco & Nero

 

L'Homo ergaster (chiamato anche Homo erectus africano) ha il suo più famoso rappresentante in un adolescente di circa 1.6 milioni di anni fa, noto come il "ragazzo di Turkana". Questo ominide aveva un cranio alto e arrotondato e uno scheletro molto simile al nostro. I suoi denti masticatori, relativamente piccoli, erano molto probabilmente adatti ad  una dieta carnivora, a differenza degli altri ominidi che erano prevalentemente onnivori.


Homo ergaster

Homo ergaster (ominide con capacita' lavorativa)

Homo neanderthalensis


Homo neanderthalensis

 

L'Homo neanderthalensis appartiene ad un gruppo differente dai primi umani che giunsero in Europa più di un milione di anni fa. Isolato da continue glaciazioni, fu identificato da Johan Fuhlrott nel 1856 nel giacimento di Feldhofer vicino Düssendorf. Homo neanderthalensis visse in un periodo di tempo relativamente breve, compreso tra i 200.000 e i 40.000 anni fa, condividendo, per un lungo periodo della sua esistenza, l'habitat con l' Homo sapiens. La sua estinzione è un enigma non ancora chiarito che affascina il mondo scientifico e gli appassionati di antropologia di tutto il mondo.

L'immagine dei neanderthaliani si è evoluta negli anni. Alla metà del XX secolo il famoso pittore polacco Zdenek Burian li immaginava molto simili a scimmioni, pelosi e ingobbiti. Le ricostruzioni attuali li fanno somigliare più a esseri umani di tipo moderno. Vi sorprendereste di incontrare una faccia come quella ricostruita dal paleoartista Stefano Cuzzilla, magari in giacca e cravatta per le strade delle nostre città?


Le immagini sono proprietà di Stefano Cuzzilla ©, i testi sono di Diana Fattori ©