I DINOSAURI DELLA PORTA ACCANTO


L'Arlington Archosaur Site del Cretaceo Medio in Texas


di Diana Fattori

 

Foto di Nando Musmarra e dell'Arlington Archosaur Site Project


ProtoHadros

Protohadros e Woodbinesuchus - PaleoArt by Clinton Crowley ©

Come nel film "Rashomon" di Akira Kurosawa, ogni storia ha almeno due verità, dipende da come viene raccontata. La storia dell'Arlington Archosaur Site non fa eccezione alla regola.

Olivia Sahlstein

Olivia Sahlstein il giorno del ritrovamento delle ossa (foto cortesia di Art Sahlstein)

Storia N.1

Texas, 17 gennaio 2003. Art Sahlstein, insegnante di religione, passeggia con la figlia in una ex cava vicino casa per la preghiera giornaliera tenendo gli occhi al cielo. Ma Olivia, una bambina di sette anni, guarda verso il basso, distratta com'è da cose più terrene, come fiori e farfalle. Ad un certo punto vede qualcosa, si china a raccoglierla e afferma con sicurezza biblica: "E' una vertebra di dinosauro". Ed è vero. Padre e figlia raccolgono tutte le ossa che trovano quel giorno e i giorni seguenti, per mostrarle al museo di Storia Naturale di Fort Worth, che però non inizia nessuna investigazione.

Art   Salsthein Phil Kirchhoff

I due scopritori del sito: a sinistra Art Salstein, a destra Phil Kirchhoff (foto cortesia dell'Arlington Archosaur Site Project)


Storia N. 2
Kirchhoff e Walker, due studenti universitari, si trovano nello stesso terreno nello stesso periodo (o forse qualche mese dopo, il racconto è confuso) con l'intenzione di cercare fossili. Mentre carponi, ispezionano le pareti della vecchia cava, Kirchhoff trova un dente gigantesco, grande come il suo pollice, e una vertebra. Mostra i ritrovamenti a Christopher Scotese, suo professore all'università che subito fiuta la potenzialità del sito, e incarica un ricercatore del suo staff, Derek Main di occuparsi del caso.

Derek Main

Derek Main, il paleontologo supervisore dello scavo (foto cortesia dell'Arlington Archosaur Site Project)

Quale sarà la verità? Chi ha scoperto il sito per primo? Nessuno lo sa. Sahlstein, Kirchhoff e Walker hanno deciso di condividere la gioia della scoperta lavorando tutti insieme. Il sito in questione, l'Arlington Archosaur Site (AAS), si trova in Texas a Euless, una delle tante città che compongono la megalopoli orizzontale di Dallas-Fort Worth. E non capita tutti i giorni che un sito paleontologico di tanta rilevanza sia raggiungibile con l'autostrada.

Archosaur dopo Nubifragio

Il sito di scavo dopo un nubifragio

Nonostante sia stato scoperto nel 2003, il sito è rimasto nel limbo fino al 2007, quando finalmente il terreno è stato venduto, e il nuovo proprietario, il gruppo Huffines, si è mostrato molto disponibile e cooperativo, tanto da ritardare lo sviluppo commerciale dell'area per permettere agli studiosi di completare il loro lavoro. Gli scavi sono iniziati nella primavera 2008 con gli studenti universitari guidati da Derek Main. Nell'estate dello stesso anno sono arrivati in forze i membri della DPS, la Società Paleontologica di Dallas e molti altri volontari, soprattutto insegnanti delle scuole locali.

Members of Dallas Paleontological Society

I volontari della DPS - (foto cortesia dell'Arlington Archosaur Site Project)

Questo sito "urbano" preserva intatto un ambiente simile a quello dell'attuale delta del Mississippi: si tratta di un intero ecosistema costale risalente al Cretaceo medio, nello stage Cenomaniano della Woodbine formation. Questa formazione è conosciuta in Texas per resti fossili vertebrati in variabile stato di conservazione. I fossili ritrovati all'Arlington Archosaur Site sono invece tutti in ottimo stato di conservazione, offrendoci un'istantanea di un antico ambiente e delle sue creature, presentando sia una abbondante fauna di rettili che di piante.

Resti Vegetali   Fossili

Il ritrovamento di alcuni tronchi fossilizzati (foto cortesia dell'Arlington Archosaur Site Project)

In circa due anni di scavi sono stati ritrovati dinosauri (sia ornitopodi che teropodi) che calpestavano il fango evitando coccodrilli giganteschi lunghi fino a 6 metri.
Ci sono resti di squali, pesci (celacanti e pycnodonti) e tartarughe. Gli alberi, probabilmente mangrovie, crescevano e cadevano lungo i bordi della palude. La posizione dei tronchi darà informazioni sulle antiche correnti dell'acqua. Nessun albero mostra strutture cellulari, gli studiosi ipotizzano che si siano fossilizzati già distrutti, infatti hanno il colore nero e lucido che indica che i tronchi sono stati bruciati da un incendio.

I dinosauri di Arlington risalenti al Cretaceo medio sono milioni di anni più vecchi dei più famosi parenti come il T-rex e il Triceratopo che tanto hanno influenzato la cultura popolare.
Secondo David Weishampel, ricercatore del Center for Fuctional Anatomy and Evolution della John Hopkins University School of Medicine, L'Arlington Archosaur Site colmerà importanti lacune sul Cretaceo medio, un periodo geologico di cui si sa poco, negli Stati Uniti come nel resto del mondo.

Nancy Grippe  Roger Fry Chris Noto

Darlene Sumerfelt, Chris Noto, Roger Fry, Rachell Peterson e Nancy Grippe: alcuni componenti del gruppo di scavo, senza i quali la magnifica avventura dell'Arlington Archosaur Site non sarebbe stata possibile (foto cortesia dell'Arlington Archosaur Site Project)

 

Il quartier generale dell'AAS è la casa di Art Sahlstein, vicinissima al sito, e durante i week end di scavo Nancy Grippe, fidanzata di Art ed organizzatrice logistica dietro le quinte, diventa anche "l'autista ufficiale" facendo continuamente spola tra casa e sito paleontologico, portando bibite fresche, cibo e accompagnando gli scavatori a casa se hanno bisogno di farsi una doccia dopo aver lavorato nelle torride estati texane con più del 70% di umidità.

Uno scavo urbano è una bella comodità, specialmente quando bisogna portare sul campo macchinari pesanti. Non c'è bisogno di organizzare costosi trasporti speciali magari con l'elicottero, perché il macchinario in questione arriva comodamente dalla strada sulle sue ruote!

Motherel Austin

Derek Main e Austin Motherel (foto cortesia dell'Arlington Archosaur Site Project)

Come la scavatrice del Sig. Motherel, che recentemente stava lavorando ad una sezione del sito. Tutti i movimenti erano attentamente controllati dagli occhi vigili del figlio Austin, un ragazzo di 15 anni, che appena ha notato un fossile sospetto si è letteralmente messo tra macchina e terreno, e ha cominciato a scavare con le mani. Quello che Austin aveva individuato erano i resti di un gigantesco coccodrillo. Potrebbe trattarsi di una nuova specie, e in questo caso, il ragazzo avrà l'onore di un fossile intitolato a suo nome. Per adesso, prima che lo studio si concluda, il coccodrillo è considerato un Woodbinosuchus, l'unico conosciuto proveniente dalla Woodbine formation. Come è facile immaginare, Austin da quel giorno è diventato un assiduo volontario, ed era presente anche quando la scorsa estate il gruppo di scavo è stato impegnato nella campagna denominata "Crocorama" alla ricerca di altri coccodrilli.

Woodbinosuchus

Ronnie Colvin, la fortunata maestra che ha trovato la grossa sezione della mascella di coccodrillo gigante fotografata sulla copertina della rivista (foto cortesia dell'Arlington Archosaur Site Project)

Il miglior ritrovamento della campagna è stato, inaspettatamente, il cranio di un ornitopodo, un probabile Protohadros. Si tratta del più completo esemplare mai scoperto nella Woodbine fm. Il Protohadros è stato trovato per la prima volta nel 1990 in Texas, a Flower Mound, un sito paleontologico non molto lontano da Euless. Head (1998) ha descritto e nominato Protohadros il primitivo hadrosauride, ponendolo alla base dell'albero evolutivo degli Hadrosauridae, prima dell'europeo Telmatosaurus e dell'asiatico Gilmoreosaurus. In realtà la classificazione dell'ornitopode dell'AAS è ancora incerta, poiché presenta caratteristiche comuni sia agli Hadrosaurini che agli Iguanodonti. Paleoecologicamente parlando, gli Hadrosauri sono stati un gruppo assai vario di dinosauri, che ha occupato un largo range di nicchie ecologiche.

Cranio Protohadros

Cranio del Protohadros byrdi (cast) di Flower Mound. Fort Worth Museum of Science and History

Questo ricco ecosistema dove sono presenti sia dinosauri che coccodrilli ha offerto lo spunto per il nome del sito, Arlington Archosaur Site, poiché sia i dinosauri che i coccodrilli fanno parte del gruppo degli Arcosauria.
Durante la campagna Crocorama sono state trovate, oltre a molte ossa e occasionali denti di dinosauro, anche abbondanti resti di coprolite. Si tratta di resti fossili più importanti di quello che sembra a prima vista: sezionate nei laboratori, daranno utili informazioni sulla dieta dei dinosauri.

Pioggia all'Archosaur site

L'Arlington Archosaur Site dopo un acquazzone primaverile ci costringe ad indossare gli stivali

Nelle varie campagne, il team di scavo ha collezionato e catalogato moltissimi fossili di vertebrati, perlopiù squali e pesci (sia denti che vertebre) e resti di carapace di tartaruga. Il ritrovamento più interessante degli ultimi tempi si deve a Brad Carter, che ha trovato ben sei denti di celacanto, molto rari nel Cretaceo medio. Derek Main li ha momentaneamente assegnati al taxon Ceratodum, ma i celacanti della Woodbine fm devono ancora essere studiati.


Brad Carter celacanto Ceratodum

Brad Carter, detto "Occhio d'aquila" con alcuni fossili di mosasauri provenienti da un sito a nord di Dallas

Per quanto riguarda gli invertebrati, sono state ritrovate conchiglie marine e tracce fossili lasciate da decapodi, pelocipodi e vermi, tutti abitanti dell'acqua bassa di un ambiente marino costale.

Archosaur

Gli scavi continuano ancora, nei i week end durante l'anno e con campagne di scavo più lunghe in estate (quella del 2010 ha preso il nome di "Happy Trails"). Se vi trovate intorno Dallas e volete collaborare, o solo fermarvi a curiosare, troverete molte utili informazioni nel sito www.arlingtonarchosaursite.com e nel gruppo Facebook Arlington Archosaur Site.
Archosaur in the news

Arlington Archosaur Site in the News

Si ringraziano Nancy Grippe e Art Sahlstein per la squisita ospitalità texana, Derek Main per il permesso di usare le fotografie dell'Arlington Archosaur Site Project

Copyright © 2010 Diana Fattori