Le Miniere d'Argento di Tellure


di Diana Fattori

 

I vecchi minatori d'argento e cicogne

 

La Val D'Argent si trova immersa in una verde e fitta foresta della regione dei Vosgi nell'Alsazia centrale, a breve distanza dalle bellissime Strasburgo, Colmar e Nancy.
Una delle città più interessanti della Val d'Argent è Sainte Marie aux Mines, dove ogni anno, la terza settimana di giugno, si tiene una delle più grandi fiere mercato di fossili e minerali d'Europa.


S. Marie aux Mines e la sfera di cristallo

Fiera di Sainte Marie aux Mines

 

E' uno degli eventi più frequentati e meglio organizzati del settore: piuttosto che inserire lo show in un padiglione fieristico, sicuramente spazioso ma anche più freddo e noioso, per dare un tocco di autenticità gli organizzatori hanno deciso, ormai da molti anni, di coinvolgere l'intero paese come luogo in cui si svolge la fiera. Così il pubblico passeggiando per le strade di Sainte Marie può ammirare i bellissimi esemplari di fossili, minerali e bijoux, tra il profumo di panini con le salsicce e le cicogne che svolazzano nel cielo dei Vosgi.


Gli ammoniti svolti del Sud della Francia


In realtà i tesori della terra non sono affatto nuovi alla storia della Val d'Argent, che ha una tradizione mineraria durata dieci secoli: il sottosuolo nei dintorni di Sainte Marie è così pieno di miniere da somigliare ad una gigantesca gruviera. Tutto iniziò nel X secolo, con la scoperta del primo filone d'argento. A causa della scarsa tecnologia mineraria (la ventilazione era insufficiente e l'evacuazione dell'acqua prodotta dalle rocce freatiche e dalle piogge era impossibile) i minatori avevano enormi difficoltà a scavare in profondità nel sottosuolo.


Tallero d'argento e dollaro

In alto, tallero realizzato con l'argento delle miniere della Val d'Argent. Il tallero, del peso di 28, 29 grammi d'argento puro, è stato anche adottato dagli Stati Uniti dopo la Guerra d'Indipendenza dando origine al dollaro americano. La foto piccola mostra una mappa delle antiche concessioni minerarie a Sainte Marie. Bibliothèque Nationale et Universitaire de Strasbourg

 

Così nel XIV secolo le miniere furono abbandonate, ma la chiusura durò solo fino alla fine del XV secolo, quando grazie ad un nuovo sistema di evacuazione dell'acqua basato sullo scavo delle gallerie orizzontali leggermente inclinate, il duca di Lorena potè ordinare la loro riapertura, e l'estrazione dei minerali ricominciò. Con le nuove tecniche minerarie la vallata di Sainte Marie aux mines conobbe un vero e proprio periodo "d'oro" dell'argento, una prosperità economica senza precedenti. Furono aperte più di 80 miniere dalle quali si estraeva piombo, rame e, naturalmente, argento.


Statuetta minatore

Questa statuetta raffigurante un antico minatore è montata su una base piramidale composta da minerali che si rinvengono nell'area di Sainte Marie aux Mines: quarzo, calcite, galena, ematite, rame, calcopirite e aragonite coralloide. Quest'ultimo minerale permette di datare l'oggetto al XVIII secolo, periodo della ripresa dell'attività mineraria a Sainte Marie. Musée d'Unterlinden

 

Alla fine del XVI secolo la concorrenza con i metalli provenienti dall'America meridionale causò il declino dell'attività mineraria della zona, che continuò con alterne fortune, fino alla fine del XX secolo. Nell'area di Sainte Marie ci sono alcune miniere visitabili, io ho scelto quella chiamata Tellure che è un vero e proprio parco turistico minerario di nuovissima apertura (marzo 2009).La visita di Tellure inizia "sulla terra", cioè in un museo realizzato al di sopra dell'antica miniera, dove viene proiettato un filmato di formato speciale in un cinema panoramico a 360° che racconta la storia della Val d'Argent attraverso le vicissitudini di Vito Cantarini, un orafo veneziano di grande fama che per invidia di un collega viene ingiustamente accusato di furto e condannato alla prigione. Riuscito a fuggire con un misterioso escamotage, l'orafo raggiunge l'Alsazia, dove ottiene la concessione della miniera di Saint Guillame. Attraverso i diari di Vito scritti con passione e dovizia di particolari, il visitatore impara a conoscere il mondo dei minatori del XVI secolo: il lavoro, l'organizzazione sociale, le tante storie personali. E' quasi sorprendente apprendere che tanti secoli fa nella Val d'Argent in caso di morte del minatore, le vedove e i figli ricevevano aiuti economici e sanitari. E' triste pensare che nel XXI secolo, nelle miniere del Sud America  e dell'Africa, questo tipo di sostegno non è mai stato preso in considerazione...


I filoni d'Argento

 

Per completare la nostra scoperta delle miniere del tempo che fu, c'è anche un teatro ottico, dove non sono gli attori in carne ed ossa, ma gli ologrammi a raccontare l'ascesa economica di Vito Cantarini e il suo viaggio in Bolivia nelle miniere di Potosi, alla ricerca di filoni d'argento e d'avventura.

Usciti da quest'ultima sala, si scendono le scale e si arriva all'anticamera della miniera vera e propria. Ogni visitatore indossa un impermeabile, un casco di sicurezza dotato di luce che funziona con la dinamo e ...apriti sesamo...si entra nella miniera sotterranea!


Staff di Tellure - Santa Barbara -

Impermeabili pret-a-porter, Santa Barbara e il simpatico staff di Tellure

 

La prima sensazione che si percepisce è il freddo pungente: ci saranno sì e no 8° e io non ho un maglione. Intorno è buio pesto, e senza le luci del casco non si vedrebbe nulla. Le due guide poliglotte, Sophie e Sandra, sono speleologhe con brevetto di pompiere, e ci tranquillizzano sulla sicurezza del luogo in cui ci troviamo.
Ci fermiamo all'entrata della miniera davanti alla piccola statua di Santa Barbara, patrona dei minatori, che da tempo immemore raccoglie le preghiere di quelli che si accingono ad entrare...intanto la mia luce si spegne, non vedo niente e resto indietro, nel buio più nero, velocemente do un po' di giri alla manovella della dinamo e con l'aiuto della luce raggiungo il gruppo.


La nostra guida entra nell'antro oscuro

 

Percorriamo un corridoio che è stato scavato nei secoli con un semplice martello e un punteruolo ad una media di 5, 10 centimetri al giorno. Questa parte di galleria risale al XVI secolo ed è larga da 50 a 70 centimetri e alta al massimo 1.80 metri. Con il casco in testa, senza piegarmi ci passo a stento. Meno male che non soffro di claustrofobia! Naturalmente le parti di galleria del XVII e del XIX secolo sono più larghe, essendo state costruite con l'aiuto dell'esplosivo. Nella nostra passeggiata sotterranea attraversiamo un budello molto stretto, dove in alto c'è una scala di ferro inglobata in una rete di sicurezza che serve a raggiungere la superficie ben 100 metri più in alto! In questo cunicolo è stata trovata la pepita d'argento più grande della miniera, con la quale è stato realizzato un enorme vaso che si trova esposto in una sala del comune di Ribeauville, una graziosa cittadina nelle vicinanze.


Maison du pays con argento

Panoramica della Maison de Pays e campione d'argento su calcite

 

Oltre ad argento, piombo e rame, da questa e dalle altre miniere della Val d'Argent sono stati rinvenuti circa 150 minerali diversi che si distinguono per la loro abbondanza e qualità, e almeno una trentina di neoformazioni, cioè quei minerali che cristallizzano nei vecchi depositi minerari dopo il periodo di scavo, alcune di loro sono uniche al mondo come la fluckite, la rauenthalite e la phaunouxite. Una ricca collezione di questi minerali locali è visibile alla Maison de Pays nella città di Sainte Marie.


Minatore in costume d'epoca


Dall'abbandono delle attività minerarie, le antiche gallerie sono diventate oltre che un'attrazione turistica, anche il rifugio di una fauna fragile composta da specie in via di estinzione: pipistrelli, salamandre, ragni e insetti che non potrebbero vivere alla luce del giorno.
Dopo aver camminato per circa un'ora sottoterra, è tempo di risalire in superficie. Infreddoliti, tutti i componenti del mio gruppo, me compresa, si dirigono velocemente verso il bar di Tellure, dove il barista, senza farci aprire bocca ci chiede: "Gradite qualcosa di caldo?".
Insomma, se visitate la Val d'Argent magari in connessione con la fiera di Sainte Marie, andate ad esplorare qualche vecchia miniera, è davvero una bella esperienza. Però, portatevi un maglione...indipendentemente dalla stagione, là sotto fa freddo!!!

www.tellure.fr

 

La Fiera di Sainte Marie aux Mines

Grazie a Sandra, bravissima guida,  per l'aiuto fornito

 

Diana Fattori © 2001-2009