Dinosaurs of the British Isles - I Dinosauri delle Isole Britanniche

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Dinosaurs of the British Isles di Dean R. Lomax & Nobumichi Tamura, Siri Scientific Press, Manchester, UK, ISBN 978-0-9574530-5-0 (2014), Lingua Inglese, Soft Cover,416 pp., più di 800 illustrazioni a colori, 33.00 £ (43.00£ comprensivo di spedizione in Italia).

 

Cosa vi fa venire in mente la parola “dinosauro”? Animali piumati dalla Cina, madri amorevoli dal Montana, uova giganti dall'Argentina? Ma i dinosauri sono stati “inventati” in Gran Bretagna, quando nel 1841 Richard Owen coniò il termine “dinosauro” che in greco significa “lucertola terribile”.

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Il nuovo libro Dinosaur of the British Isles scritto dal paleontologo inglese Dean R. Lomax e dal paleoartista americano Nobumichi Tamura racconta proprio dei dinosauri britannici, spesso rimasti fuori dalla notorietà mediatica. Lomax e Tamura hanno ripercorso le tappe della storia geologica dei dinosauri delle isole britanniche, partendo dal Triassico superiore fino alla loro estinzione alla fine del Cretaceo.

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Ed ecco raccontate scoperte meno note come il Saltopus, un possibile dinosauro considerato un teropode primitivo o un dinosauriforme ancestrale. Se dimostrato che il Saltopus è un dinosauro, si tratterebbe della più vecchia specie conosciuta in Europa.

Inglese è anche il primo stegosauro trovato al mondo, proveniente dall'Aaleniano della Northampton Sand Formation di Harleston.

Sono descritte moltissime scoperte che provengono dalle formazioni a picco sulla costa sbattute continuamente dal mare e dal vento, e dalle cave interne delle isole britanniche, soprattutto quelle meridionali.

 

 

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Anche per quanto riguarda le testimonianze icnologiche, è sorprendente la quantità e la diversità di tracce di dinosauro e altri rettili e fossili coevi che testimoniano la fauna che popolava il territorio durante il Giurassico. Questi giacimenti si trovano sparsi in tutta la Gran Bretagna, dalle tracce risalenti al Bathoniano della Scalby Formation nello Yorkshire del nord all'Ardley quarry nello Oxfordshire, all'isola di Skye. Ricordiamo che la prima traccia di dinosauro risalente al Cretaceo fu identificata per la prima volta al mondo dal reverendo Tagard nel 1846 vicino Hastings, nel Sussex orientale. E non dimentichiamo la Wessex Formation dell'isola di Wight, richissima esposizione fossilifera, che ha prodotto numerosi dinosari e moltissime tracce.

Per ogni scoperta c'è abbondanza di disegni e foto degli esemplari più importanti, come gli olotipi, che gli autori, per poterli esaminare, disegnare e fotografare hanno rintracciato in quasi cinquanta musei, la maggior parte britannici. La cooperazione con questi musei ha consentito il permesso alla loro pubblicazione.

 

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Dinosaurs of the British Isles è un libro scritto in modo semplice e agile, e può sicuramente essere usato come una guida turistica ai giacimenti e ai musei britannici.

Se la Gran Bretagna è nei vostri progetti di viaggio, non esitate a portarne una copia con voi: scoprirete musei, giacimenti paleontologici da visitare, e località dove è possibile collezionare legalmente, magari con le guide esperte dei musei locali (in Inghilterra come praticamente in tutta Europa e negli Stati Uniti, cercare fossili è un'attività legale e popolare.

E se c'è un costo per far parte di un gruppo di ricerca organizzato, si tratta di una cifra irrisoria).

Buona lettura!

 

 

Diana Fattori ©