HOW TO DRAW DINOSAURS


di Tracy Lee Ford


recensione a cura di Diana Fattori



Ammettiamolo: la maggior parte di noi appassionati di fossili ha cominciato ad interessarsi alla paleontologia perchè incantata dai dinosauri. Jurassic Park a parte, queste magnifiche creature non lasciano indifferente nessun visitatore di un qualunque museo di storia naturale.

Così comincia anche la storia di Tracy Lee Ford, talentoso illustratore californiano di fossili in generale e dinosauri in particolare. Da bambino rimase fulminato dai potenti rettili alla sua prima visita al Museo di Storia Naturale di Los Angeles. I suoi giocattoli preferiti divennero i dinosauri di plastica, e la sua passione disegnare e modellare dinosauri.

Da adulto ha lavorato alla Sony per anni, senza però mai chiudere i suoi sogni nel cassetto. In seguito ad un lungo contatto epistolare con George Olshevsky, autore dell' "Archeosaurian taxa" cominciò un lavoro di ricerca protrattosi negli anni. Nel 1984, George lo invitò all'incontro annuale della SVP (Society of Vertebrate Paleontology) che si teneva all'University of California a Berkeley. Fu così che conobbe altri paleontologi di fama (Jack Horner, Phil Currie, Ralph Molnar, Darren Tanke, Ned Colbert, Jim Kirkland, Dave Weishampel, Ken Carpenter), mostrò i suoi disegni, e di li a poco cominciò ad illustrare l'enciclopedia della Dinosaur Society.


Copertina How to draw dinosaurs 1Copertina How to draw dinosaurs 2

La svolta della sua vita, professionalmente parlando, avvenne nel 1996 alla seconda Dinofest in Arizona quando incontrò Mike Fredricks, editore di Prehistoric Times, una rivista che tutt'oggi si occupa di paleoart, dove Tracy Lee mantiene da anni una rubrica su come si disegnano i dinosauri. Tracy L. Ford è l'illustratore ufficiale del poster che pubblicizza la SVP, e scrive articoli insieme a paleontologi del calibro di Dan Chure, direttore del Dinosaur National Monument nello Utah. Insieme a J. Kirkland ha nominato (e no, il grande fratello non c'entra nulla!) un nuovo Ankilosaurus, ed ha tenuto molte conferenze sul mestiere di paleoartista in vari meeting internazionali.

Come si disegnano i dinosauri? Nei due libri che ha scritto, illustrato e autopubblicato, Tracy Lee cerca di rispondere alle tante domande che ogni paleoartista si pone. Molte illustrazioni presenti sia su libri scientifici che divulgativi riproducono vecchi disegni che si basano su vecchie congetture anatomiche, e, naturalmente, alla luce delle recenti scoperte paleontologiche andrebbero completamente rivisitate. Molti testi in circolazione utilizzano artisti che non hanno solide conoscenze scientifiche su cui basare i loro disegni.

Il nostro paleoartista, oltre a dare utili e precise informazioni sull'anatomia delle varie specie di dinosauri (come si disegnano i piedi, come si dispongono le spine e le placche ossee degli stegosauri, quante dita ha un Compsognathus o le differenze del cranio nei pachycepholosauri, tanto per citarne alcuni), e considerato che dei dinosauri, se si escludono rarissimi casi di mummificazione, si trovano solo le ossa, cerca di interpretare anche i problemi che un'artista incontra nel disegnare il dinosauro quando era vivo e vegeto (come si disegnano gli occhi? Che tipo di pupille poteva avere un dinosauro? Che tipo di squame o placche dermali?). Tutte le illustrazioni scaturiscono da lunghi studi anatomici e da suggerimenti e discussioni con celebri paleontologi. Per esempio, nel primo libro, Tracy Lee afferma che non si devono disegnare le labbra ai dinosauri, e a perorare la causa, chiama Bob Bakker (l'autore di " The Dinosaur heresies") e Neal Larson (uno degli scopritori del T-rex Sue).

rappresentazione dinosauriDisegni teschi di dinosauri


I due libri sono in lingua inglese, e poichè autoprodotti, sono praticamente introvabili nelle librerie italiane. Ma niente paura... si trovano sul web-site di Tracy Lee Ford a www.dinohunter.info

Paleoartisti in erba e non che aspettate ad includerli nella vostra biblioteca?



Le immagini sono pubblicate per gentile concessione di Tracy Lee Ford

Diana Fattori © 2001-2008