Sainte-Marie-aux-Mines 2013 - Le gocce cadono ma che fa se ci bagniamo un pò

testo di Diana Fattori - foto di Nando Musmarra

 

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La colorata fiera di Sainte-Marie-aux-mines ha compiuto 50 anni, classificandosi come la più vecchia tra le grandi mostre europee (la fiera di Monaco è più giovane di pochi mesi). Noi di PaleoNature siamo andati a festeggiare il suo compleanno.

Il 2013 è stato il secondo anno della nuova gestione (passata dallo staff di Euromineral al comune di Sainte Marie) e sia l’atmosfera festosa che l’umore delle persone, venditori e visitatori, sono rimasti inalterati.

 

Sindaco Claude Abel

il vulcanico sindaco Claude Abel, vera anima dello show

 

Il pubblico si è affollato numeroso davanti alle biglietterie già da giovedì, e pur essendo i primi due giorni di apertura dedicati ai professionisti, bastava pagare un biglietto per entrare. Il biglietto per 4 giorni costa 35 euro (per fare un confronto, il biglietto della fiera di Bologna costa 10 euro al giorno).

 

Uova di Drago - Dragon egg

L'uovo del quarto drago è in mano nostra :)))  Daenerys Targaryen è stata battuta sul tempo :)

 

 

 

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I visitatori hanno ritrovato le belle tende bianche per le strade della città; il tempo, metereologicamente parlando, è stato birichino: un pò di pioggia e fresco giovedì, sole splendente venerdì e freddo e pioggia battente sabato, con grande disappunto dei venditori che erano in strada, specialmente di quelli che non avevano nessun tipo di copertura (e di quelli che avendo fossili un pò troppo ritoccati non volevano rischiare che la pioggia copiosa lavasse via il colore...). Domenica il tempo è stato di nuovo bello, e sicuramente è aumentato il numero dei visitatori.

 

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Per il primo giubileo di Sainte Marie, il comune ha organizzato alcune esposizioni a tema speciale: sui minerali endemici della zona e sui tesori mineralogici degli Stati Uniti con esemplari meravigliosi prestati dal museo di Parigi, mostre sui gioielli, sull’onnipresente cristalloterapia e una mostra speciale intitolata “Il cammino dei dinosauri”, con ricostruzioni a grandezza naturale delle lucertole terribili, dislocate su tutto il territorio cittadino, sia dentro che fuori i cancelli della fiera. Per i più piccoli sono state organizzate attività di riproduzione di fossili e di paleoarte, e anche uno scavo ad una replica di dinosauro seppellito nella sabbia al nuovo parco Jules Simon.


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Andiamo a vedere cosa ci è piaciuto di più: al teatro cittadino, oggi Espace Prestige (nucleo della fiera, è qui che è cominciato tutto 50 anni fa) c’erano, come tradizione, minerali eccellenti, colorati, rari e costosi, e tutti gli editori che presentavano le ultime novità sui libri e le riviste del settore. Fuori al teatro un commerciante cinese offriva giganteschi minerali montati in stile suiseki.


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Nella zona dedicata alle gemme c’erano, appunto, perlopiù gioielli e articoli per gioiellieri – scatole di tutte le forme e dimensioni, materiale per la bigiotteria, etc... In questa zona (ma anche altrove) era presente molto artigianato originale, come gli animali realizzati con conchiglie e peltro, teschi di mucche decorati con perline stile vecchio west, e tavolini realizzati con scarti di ametista e legno pietrificato, bellissimi da vedere, che fanno parte di quelle cose che tutti desiderano e, una volta comprate, nessuno sa dove metterle....

Non abbiamo resistito alla tentazione di comprare due pezzi unici: una pera di malachite dello Zaire e il quarto uovo di drago smarrito da Daenerys Targaryen!

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Pietà... basta legno pietrificato, ho bisogno di un albero vero altrimenti la faccio qui, sull'asfalto, ecco!

 

Per quanto riguarda i fossili, abbiamo potuto ammirare esemplari bellissimi che provenivano dai quattro angoli del globo. Come novità, ci hanno colpito le ammoniti del Calloviano di Anwil, Svizzera, rare e costose, erano anni che non se ne vedevano così tante tutte insieme; aragoste del Pleistocene indonesiano (simili alle Thalassinae australiane, ma molto più grandi), e una numerosa presenza di stelle marine provenienti da periodi e località diversi: dal Giurassico tedesco a quello svizzero e inglese, dal Cretaceo...all’Olocene del Marocco.

 

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Un espositore francese offriva quattro granchi inusuali provenienti dall’Asia minore (Miocene? Pleistocene?) preservati all’interno di rocce completamente cristallizzate.

 

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Ho notato una enorme offerta di ambra in tutte le salse, dal gioiello al pezzo con inclusioni da collezione da parte di commercianti russi, polacchi, lituani, etc..., mentre è stato insolitamente difficile quest’anno trovare un pezzo di copale!

E’ stata grande e varia l’offerta di echinoidi, dall’Austria alla Francia, con la lanterna di Aristotele in vista, presentati singolarmente o montati su matrice con le radiole in posizione di vita.

Tra i banchi della fiera ho visto molti fossili del Libano- la novità quest’anno sono state le lastre montate stile acquario della Green River fm del Wyoming, cioè con più esemplari assemblati sulla stessa matrice- belle piante del Carbonifero francese e colorati esemplari moderni di echinoidi, granchi e squali.

 

 

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I trilobiti erano molto ben rappresentati, soprattutto con esemplari del Marocco, e per la prima volta ho visto in vendita trilobiti non preparati dell’Ordoviciano di San Pietroburgo e del Devoniano di New York. Vedere questi fossili al naturale ti fa riflettere molto su tutte le trasformazioni a cui sono sottoposti prima di diventare quelli che conosciamo e amiamo.

 

 

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A proposito di ammoniti, oltre alla enorme offerta di esemplari provenienti da Madagascar, Germania, Timor, Perù, Australia e, naturalmente, dalla Francia, è stato impossibile non notare la presenza capillare di ammoniti eteromorfe in tutte le zone della fiera. Praticamente ogni stand marocchino ne aveva almeno una, e tutte erano state sistemate con le spine ricostruite. E guai a chi dice che in Marocco non sanno preparare i fossili! Quelle belle ammoniti si presentavano in tutto il loro splendore, e non mi dispiacerebbe, un giorno, possederne una spinosa e gigante!

Abbiamo potuto ammirare molti fossili di vertebrati, dai costosi denti di Basilosaurus del Paleogene ai grossi coccodrilli cretacei del Marocco, tigri dai denti a sciabola americane e innumerevoli denti di mammuth del Mare del nord e dell'Ungheria a prezzi molto contenuti.

Mi è piaciuto molto un corno di rinoceronte fossile francese ma il prezzo era fuori dalla mia portata...

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Per il quarto anno consecutivo abbiamo partecipato alla presentazione francese del volume della serie Nomochirus edita dalla Asociacion Paleontologica y Mineralogica de Onda (Spagna). Quest'anno i libri presentati erano due, uno sugli Acroechinodea- Carinacea I (Diadematoida, Pedinoida, Echinacea I) e l'altro è la riedizione di Clypeasteroida, completamente rifatto, con foto nuove degli esemplari e l'aggiunta di 100 pagine.

Siamo restati a Sainte Marie quattro interi giorni e non ci siamo mai annoiati.

Arrivederci all'anno prossimo, dal 24 al 29 giugno 2014!!!

Diana Fattori © 2013