Mineral & Gem Show di Sainte-Marie aux mines - 2016

 di Diana Fattori

Il 53 Mineral & Gem Show si è tenuto a Sainte Marie aux mines dal 23 al 26 giugno 2016, e come consuetudine siamo andati a visitarlo.
Questa visita annuale è per noi un viaggio in sè. Complici le belle giornate di inizio estate, che più nord si va e più sono lunghe, c'è sempre la sensazione di avere a disposizione tutto il tempo che si vuole. Così alla chiusura quotidiana della mostra, con la luce sfolgorante che inonda le vallate alsaziane (a quelle latitudini fa notte alle 23.00!) c'è sempre il tempo di incontrare gli amici e passare ore a chiacchierare davanti a un bel tavolo imbandito dove le pietanze sono annaffiate dagli eccellenti vini locali.

Anche quest'anno lo show ha offerto un panorama completo sullo stato dell'arte dei minerali, dei fossili e delle gemme a livello internazionale.
Con 52.000 metri quadrati di fiera e circa 1.000 espositori provenienti da 52 nazioni diverse, la città di Sainte Marie viene trasformata in un mega spazio aperto, pur conservando la caratteristica di paese turistico, storico e culturale. Invece che in un parallelepipedo chiuso, come i padiglioni fieristici, il visitatore scivola nei vicoli, nelle piazze e nei parchi cittadini, tutti inglobati nello show. E tra uno stand specializzato in ametista dal viola intenso dell'Uruguay e pesci fossili del Wyoming, si passeggia e ci si ferma a chiacchierare sulle scale del teatro cittadino, fuori alla piscina comunale, al fresco degli alberi del parco Jules Simon. Il Mineral & Gem di Sainte Marie ha davvero un setting unico!

Tra gli espositori abbiamo contato molti marocchini che offrono un pò di tutto, e alcuni si stanno specializzando in trilobiti di alta qualità, fossili inusuali e minerali di nuovi giacimenti. Sembra proprio che quando pensi di aver visto tutto, il Marocco ti sorprende con ritrovamenti nuovi e bellissimi!

Ci sono molti commercianti d'ambra, sia dall'area baltica che dalla Repubblica Domenicana, venditori di animali realizzati con minerali vari, dalle piccole bestioline peruviane economiche agli uccelli tropicali brasiliani realizzati in ametista, cristallo e pietre dure semipreziose.
Ci sono molte gemme, gioielli per tutte le tasche, meteoriti cadute su vari punti del pianeta terra, pietre dure dalle intense sfumature d'azzurro come il larimar e il turchese, minerali burattati a profusione, e, quello che a noi interessa di più: i fossili.

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Quest'anno abbiamo ammirato varie novità provenienti dalle repubbliche dell'ex Unione Sovietica: giganteschi Bothriolepis devoniani, l'Archaeopteridae, il legno fossile più vecchio del mondo dal Fransniano (450 milioni di anni!), gli Echinosphaerites aurantium, cistoidi cristallizzati dall'Ordoviciano svedese chiamati affettuosamente "le mele di Linneo".

I fossili francesi in offerta sono, naturalmente, molti e vari: turritelle in formazione del Burdigaliano, ammoniti svolte di tutte le grandezze complete di spine, rarissime cipree provenienti dalla zona di Tarbes, da giacimenti miocenici ormai esuriti. Ci ha molto colpito un venditore francese che esponeva molti esemplari non comuni, tra cui una coppia di candide stelle marine su formazione del Cretaceo danese.

Un commerciante spagnolo offriva rari fossili americani, perlopiù invertebrati, di quelli che è più facile vedere sulle vecchie enciclopedie in bianco e nero del secolo scorso che non dal vivo, come i componenti della radice dei crinoidi devoniani, i trilobiti del Siluriano dello stato di New York, le sezioni dei brachiopodi con il brachidium cristallizzato, i pesci del Miocene di Santa Barbara, California, le ostriche complete di perle fossilizzate del Cretaceo del Kansas.

Abbiamo ammirato molti fossili dal Regno Unito, come le vertebre giganti di ichtyosauro, le belle ammoniti giurassiche completamente calcificate e le sezioni di corallo lucidate paragonabili a pietre preziose. Molto interessanti i fossili marini siluriani dell'isola di Gotland, Svezia.

Passeggiando per Sainte Marie si trova un pò di tutto, anche cose non strettamente appartenenti alla storia naturale. Un venditore polacco, per esempio, offriva repliche di contorte ammoniti cretacee, anche se si trattava più di costosissimi giocattoli di plastica che di repliche museali, nulla a che vedere con le realizzazioni in materiali sintetici di una nostrana ditta con sede nella Venezia Giulia... ( www.trilobiti.com )

Sono state organizzate alcune mostre a tema sui minerali rari della zona, sulle meteoriti. A nostro parere la più interessante è stata quella che metteva a paragone le pietre (i minerali) che si trovano nelle aree che producono buon vino. Così abbiamo ammirato eccellenti esemplari di pirite cubica di Navajun, Spagna, accanto a bottiglie di vino La Rioja, o la vesuvianite e la Lacrima Christi, la wulfenite di Chessy-les-mines con il Beaujolais.

Come ogni anno, al Parco Jules Simon sono stati organizzati molti laboratori per avvicinare i più piccoli alla paleontologia, alla natura e all'arte preistorica: lo scavo simulato dei dinosauri, la realizzazione di strumenti e figurine riconducibili al ricchissimo patrimonio paleolitico francese, la pesca all'oro.

Un evento annuale degno di nota è stata la presentazione del 7° volume della serie Nomochirus dedicata agli echinoidi da tutto il mondo. Questo libro si occupa degli echinoidi irregolari appartenenti alla famiglia Atelostomata ed è il penultimo della serie.

Nel 2017 il Mineral & Gem Show si terrà dal 22 al 25 giugno. Se non ci siete mai stati è l'occasione buona per visitarlo!