Germania, denti al doppio (s)malto


di Nando Musmarra

 

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“Oans, zwoa… g’suffa!!!”



Il ritmo di questo ritornello, che in dialetto bavarese significa “uno, due… bevuta!!!”, a molti farà tornare in mente il sapore del prodotto più famoso dell’Oktober Fest di Monaco: la birra.

La rottura dei sigilli delle grandi botti e l’assaggio della birra bionda, rossa oppure al doppio malto è motivo di festa non solo nella Baviera, ma un po’ in tutta la Germania meridionale, dal Württemberg alle Schwäbische Alb.

 

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Lo scorso ottobre, visitando la Schwarzwald, ovvero la Foresta Nera, non ho perso l’occasione di spingermi fin quasi al confine con la Bavaria per fare una visitina, tra una birra e l’altra (mai quando guido!), alla piccola cava “ Im Burren” di Ursendorf, un sito molto popolare tra i cercatori di denti di squalo fossili.

Si tratta di una cava di sabbia ancora in attività, dove l’ingresso è permesso nei giorni festivi. Qui, più che altrove, è valida la solita raccomandazione di stare lontani dalle scavatrici e di portar via i rifiuti, onde non precludere l’accesso futuro al sito.


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I macchinari della cava scavano direttamente nella “Obere Meeresmolasse", una formazione composta da sabbia ed arenaria che risale al Miocene medio

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Si trovano denti di squalo e pezzi di ossa fossilizzate. Purtroppo non vi è alcuna possibilità di ritrovare ossa in connessione anatomica poiché si tratta di materiali fossiliferi ridepositati.


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I denti sono numerosi, la grandezza media si aggira intorno al centimetro e mezzo, e sono possibili ritrovamenti di denti più grandi. La varietà delle specie rappresentate è ampia; si possono trovare: Carcharocles megalodon, Hemipristis serra, Isurus hastalis, Hexancus sp., Galeocerdo sp. e qualche Squatina . Lo stato della fossilizzazione è molto buono, lo smalto dei denti è ben preservato, mentre le radici non sempre sono intatte. La località non è un segreto tra i collezionisti, quindi la concorrenza si fa sentire.


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Come arrivare:

Da Ravensburg, una grande città a nord del confine con la Svizzera, imboccate la statale L288 verso Ostrach/ Sigmaringen. Dopo circa 33 km incontrerete la città di Ostrach, attraversatela in direzione Sigmaringen, poi deviate a destra sulla provinciale K8250 verso Jettkofen e quindi verso Ursendorf. Arrivati in paese, appena dopo una curva a gomito a destra, svoltate sulla sinistra in una stradina che si chiama Burrenweg. Dopo qualche centinaio di metri l’asfalto finisce, continuate tra le campagne fino ad un piccolo incrocio dove imboccherete lo sterrato sulla sinistra, quindi proseguite per duecento metri e, dopo aver superato una piccola altura con due curve in successione, troverete la cava sulla sinistra. Parcheggiate e cercate nelle zone piane della cava.

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Stando carponi non tarderete a trovare i primi denti. E’ anche possibile scavare e setacciare con un retino, ma, la mancanza d’acqua per lavare i detriti rende la cosa un po’ complicata perché i fossili si confondono con gli altri sedimenti, e diventa difficile distinguere gli uni dagli altri.

E se non tutte le persone che saranno nel vostro gruppo sono appassionate di fossili, c’è qualcosa da fare anche per loro: il birdwatching. La zona infatti è ricca di rapaci e di trampolieri di varie specie che fanno visite frequenti ai vicini stagni e corsi d’acqua.

Allora: i fossili ci sono, la natura si mostra nel suo splendore, la birra è ottima… che si può chiedere di più?


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Una bella poiana fotografata da © Roberto Cobianchi

Nando Musmarra © 1999-2008