Cadzand, squali nella nebbia

di Nando Musmarra


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Da piccolo mi piaceva ascoltare la storia del piccolo Hans, il bambino che salva dalla catastrofe una cittadina olandese turando con un dito la crepa che si era creata nella diga.

Immaginate la mia sorpresa quando, anni dopo, mi sono reso conto che i Paesi Bassi non sono protetti dalla minaccia del mare da grandi dighe in cemento, ma da altissimi terrapieni. Cosa c'entra tutto questo con gli squali, la nebbia e il paleomagazine "PaleoNature" che racconta di fossili e minerali?

C'entra, perché questi terrapieni sono l'ultimo baluardo tra i cercatori di fossili e l'immensa spiaggia di Cadzand-Bad, piena di denti di squalo fossili, avvolta molto spesso da densa foschia che impedisce al sole di far capolino.

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Cadzand è una tipica cittadina olandese con tanto di mulini a vento, che si trova ad est del confine con il Belgio, nei pressi della città di Knokke, celebre per le sale del Casinò affrescate da Magritte.

Per raggiungere le spiagge, partendo da Cadzand, bisogna seguire i cartelli che indicano "strand" (spiaggia) verso Cadzand-Bad. Poco prima di arrivare agli alberghi, si deve girare a destra (est) sulla piccola litoranea che va verso Zwarte Polder. Dopo poche centinaia di metri, tra i terrapieni ed una grande torre sormontata da un radar, troverete la piazzola di parcheggio (a pagamento in estate, gratis nelle altre stagioni). NON ci sono bagni pubblici.


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La spiaggia è molto ampia, con delle scogliere frangiflutti. La linea del bagnasciuga, che a causa delle maree è molto mobile, è il luogo dove si possono ritrovare denti di squalo ed altri fossili. Essi sono sempre di colore scuro e risaltano nettamente rispetto al grigio della sabbia.

Se vi recate a Cadzand-Bad nella stagione invernale (che, per via delle violente mareggiate, è il periodo dell'anno migliore per collezionare fossili) e volete ottimizzare le possibilità di buoni ritrovamenti, non dimenticate di calzare un paio di stivali di gomma ( l'acqua è VERAMENTE fredda!) e di munirvi di un retino e di una pala da giardinaggio.

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Il parcheggio con il Radar

 

Sondate con la pala il bagnasciuga: se non incontrate alcuna resistenza ed il metallo non "sente" altro che sabbia, desistete e spostatevi di qualche metro. Se invece la pala "crocchia" contro i sassolini che si trovano ad una profondità di 10/20 cm., siete nel posto giusto. Prelevate questi detriti e deponeteli nel retino, la cui rete preferibilmente zincata, deve avere una trama di circa 3 o 4 mm. Lavate il tutto dalla sabbia, dalle alghe e dalle conchiglie, ed osservate con molta attenzione: quasi sempre tra i detriti troverete qualche dente di squalo.

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E' molto difficile identificare con precisione da quale periodo geologico provengano i fossili, perché sono stati depositati sulla spiaggia dai marosi che erodono alcune banchine fossilifere che si trovano sul fondo del mare, poco lontano dalla riva. Ad ogni mareggiata nuovi fossili raggiungono le spiagge di Cadzand-Bad, rinnovando all'infinito le possibilità di buoni ritrovamenti. I detriti trasportati sulla spiaggia sono formati per la maggior parte da sedimenti pliocenici appartenenti alla Scaldisian formation, ma non mancano le intrusioni di altri periodi geologici del terziario, soprattutto dell'eocene e del miocene.

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Ehi... la trappola per denti funziona!!!

La Scaldisian formation, costituita alla base dalle Sabbie di Kattendijk e nella parte superiore dalle Sabbie di Oorderen (ex Sabbie di Kallo), è stata così chiamata dall'antico nome latino "Scaldis" dell'odierno fiume "Schelde". Questa formazione è molto nota tra i cercatori di denti di squalo fossili che vanno a "caccia" intorno alla città di Anversa, in Belgio, dove, negli ultimi anni, i grandi lavori di scavo per la costruzione del nuovo porto commerciale, hanno permesso a paleontologi ed amatori di aver accesso a questi sedimenti ricchissimi di fossili altrimenti irraggiungibili.

Cosa si trova? Molti denti e qualche vertebra di squalo: Anotodus retroflexus; Carcharocles angustidens; Carcharocles megalodon; Galeocerdo aduncus; Galeorhinus galeus; Hexanchus gigas; Isurus hastalis; Isurus desor; Isurus escheri; Lamna rupeliensis; Odontaspis cuspidata; Squalus minor; Synodontaspis vora; più raro l'Hemipristis serra.


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Eccone un altro!!!


Le dimensioni dei denti di alcuni antichi squali come l'Isurus hastalis e l'Anotodus retroflexus, ed i più rari e desiderati Parotodus benedeni e Carcharocles megalodon, raggiungono misure in genere più grandi dei corrispettivi che si ritrovano nel resto d'Europa.

Ci sono anche ossa, denti e parti timpaniche di delfini e di grossi cetacei, mentre meno frequenti sono le vertebre complete; comuni sono i ritrovamenti di denti di razze e di pesci teleostei; è possibile trovare anche otoliti, però, date le piccole dimensioni, bisogna setacciare la spiaggia con un retino a trama più stretta.

Nei negozi turistici e nelle receptions degli alberghi della cittadina di Cadzand-Bad si ammirano le collezioni di denti di squalo trovati sulla vicina spiaggia , così, potrete farvi un'idea di cosa cercare ed anche acquistare gli stivali di gomma (se li avete dimenticati, perché accorsi in fretta e furia alla notizia della mareggiata del secolo!) e le pubblicazioni per l'identificazione dei fossili.


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Anche sul bagnasciuga è possibile ritrovare denti di squalo


Dove alloggiare? Cadzand-Bad è una cittadina piena di alberghi. Sono tutti molto cari e sinceramente non mi sento di consigliarne nessuno. Provate a cercare fra le locande a sud della litoranea, e considerate che in estate la ricettività alberghiera risulta insufficiente, in quanto belgi e tedeschi, tradizionalmente molto "ghiotti" di denti di squalo, arrivano a frotte: potreste rischiare di pagare 80 euro per una stanza così piccola dove sperimentare l'emozione, allargano contemporaneamente braccia e gambe, di toccare tutte e quattro le pareti. Ci sono diversi campeggi attrezzati, ma anche questi si riempiono in fretta, specialmente d'estate. Dimenticate il campeggio libero, che sulla spiaggia è severamente vietato, insieme al camminare sulle dune, far volare gli aquiloni, andare sul windsurf a meno di cento metri dalla spiaggia, lasciare i cani liberi dal guinzaglio; raccogliere fossili è invece ( per fortuna !) assolutamente legale. Allora, cosa aspettate? I denti migliori non restano a lungo sulla spiaggia...


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A volte invece dei denti di squalo, si ritrovano infami "falsi" fossili, ovvero la causa del mio mal di schiena serale per essermi chinato troppe volte inutilmente


Per saperne di più sulla Scaldisian formation e per identificare i vostri ritrovamenti si può consultare questo testo: W. In't Hout, J. Ottema, 1987; Fossielen vit het 4° havendock by Kallo, Belgio; Geologisch Museum A'Dam. E' in fiammingo, ma non vi spaventate, perchè è un volume ricchissimo di illustrazioni, ed il titolo significa "Fossili de 4° molo portuale di Kallo, Belgio". E' edito dal Museo Geologico di Amsterdam.


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Nando Musmarra © 1999-2008